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Dizion. 1° Ed. .
POLLO
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POLLO.
Definiz: | Nome universale del gallo, e della gallina. |
Esempio: | Bocc. Introd. n. 25. Adivenne, che i buoi, gli asini, le pecore, le capre, i
porci, i polli. |
Esempio: | E Bocc. nov. 50. 10. Sotto una cesta da polli, che v'era, il
fece ricoverare. |
Esempio: | Cr. 9. 86. 16. Anche di quelle nascono i polli, che quando sono in età tenera, sono
in cibo ottimi, e, se si castrano, son capponi. |
Definiz: | ¶ Da POLLO POLLAME, che val quantità di polli. E POLLINO add. che val di
pollo, ed è aggiunto de' pidocchi de' polli. Lat. pullinus. |
Definiz: | ¶ Portare i polli a uno, vale fargli il ruffiano. |
Definiz: | ¶ In proverbio, Come i polli di mercato. Un buono, e un cattivo, e dicesi di due cose simili, che ne
sia una buona, e una cattiva. Lat. uterque ambo, ambo neuter. |
Definiz: | ¶ Conoscere i suo' polli, si dice dell'essere informato de' costumi, e delle qualità de' suo'
conoscenti. |
Definiz: | ¶ Essere a pollo pesto, o stare a pollo pesto, di chi sta per qualche
accidente male, o d'animo, o di corpo, per essere il pollo pesto propria vivanda de' gravemente ammalati. |
Definiz: | ¶ Pigliare il pollo, senza pestare, di chi è sano, e mangia con grande appetito, e di voglia.
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